Questo metodo di lettura trae ispirazione dall’Albero della Vita, che è alla base della Cabala.
La Cabala altro non è che il complesso degli insegnamenti mistici ed esoterici che hanno origine nell’ebraismo, tramandati ai prescelti da maestro a discepolo, e che si sono conservati pressoché intatti grazie al loro carattere iniziatorio e al loro regime di segretezza nei confronti dei non eletti.
L’albero della vita della Cabala, è il sunto simbolico della creazione dell’universo, e delle leggi che tutt’oggi lo regolano.
Questo albero è composto da 10 Sephirot, gli strumenti di Dio, che possiamo ritrovare nel mondo che ci circonda. Sono gli strumenti utilizzati da Dio nella creazione, e sono anche le caratteristiche del mondo che è stato così generato. Ma possiamo anche ritrovarli riferiti al lato emotivo di una singola persona, come pure all’interno di una determinata situazione.
Gli Sephirot sono insomma 10 principi generali, che possiamo ritrovare nella confusione della nostra vita, e che consentono di darle ordine e di darle un senso, di leggerla nel modo corretto.
Si capisce quindi come l’Albero della Vita della Cabala si presti ottimamente ad essere associato ai tarocchi, in quanto ne condivide l’obiettivo di leggere la situazione che stiamo vivendo. Per questo, già i primi esoteristi iniziarono a utilizzare l’Albero della Vita per la lettura dei tarocchi.
Questo metodo di lettura dei tarocchi, per la sua complessità e per le sue praticamente infinite possibilità di approfondimento, è consigliato ai cartomanti esperti.
Tuttavia, non dev’essere visto per nessun motivo come una pratica preclusa a chi sta imparando: si può provare, e migliorare pian piano aumentando le proprie capacità e conoscenze.
Ad esempio, nell’albero della vita sono presenti 22 sentieri, esattamente come 22 sono gli Arcani Maggiori dei tarocchi. Quindi è chiaro che anche solo considerare questo aspetto porta con sé il dover possedere diverse conoscenze. Tuttavia nulla vieta di trascurarlo per le prime letture.
Consiglio di utilizzare l’intero mazzo dei tarocchi, cioè anche gli Arcani Minori (anche se nulla vieta di fare diversamente).
Il cartomante mescola le carte, pone il mazzo al consultante, e gli chiede di tagliarlo.
Riassemblato il mazzo, il cartomante procede a scoprire sul tavolo le carte. Nel farlo inizierà col disporre le carte in colonne da tre carte, da sinistra verso destra. Esse rappresentano i pilastri dell’Albero della Vita.
Posizionerà sul tavolo scoprendole le carte da 1 a 3 (pilastro del rigore).
Posizionerà sul tavolo (lasciandole coperte) le carte da 4 a 6 (pilastro della coscienza).
Posizionerà sul tavolo scoprendole le carte da 7 a 9 (pilastro della misericordia).
Posizionerà sul tavolo scoprendola la carta 10 (la corona).
Dopo aver osservato quanto è uscito, procederà a scoprire le 3 carte della colonna centrale ancora coperte.
Se non sei ancora perfettamente a tuo agio col significato delle carte dei tarocchi, qui trovi la mia guida riepilogativa sul significato delle carte dei tarocchi.
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